Lassù dove vivono i Qeros - Perù - Ande (minoranze etniche)

                                                                                 Ho passato la notte al ghiaccio senza togliermi gli scarponi né gli abiti di dosso e ho gli occhi ancora impastati di sonno e la schiena a pezzi.
                                                                  Di primo mattino preparo tutto l’occorrente per caricarlo sui cavalli. Marcelo e Pablo mi guideranno fino a Qochamoco, il più remoto villaggio dei Qeros.
                                                                                Senza di loro mai riuscirei a trovare il passaggio a quasi 6000 metri che conduce nella valle di questo remoto villaggio. Dopo un’abbondante colazione e qualche
                                                                                scambio di battute si parte. Al principio neanche mi rendo conto di essere a quasi 5000 metri di quota perché sono semplicemente meravigliato dall’ambiente che
                                                                                circonda. Procedo con un’ottima andatura ma dopo appena un’ora mi accorgo di avere una camminata più lenta e pesante........

Il vento è diventato una sorta di ululato che mi ricorda l’approssimarsi della notte e del gelo. La temperatura è scesa di molti gradi sotto lo zero e sto sentendo troppo
                                                                                freddo. Mi faccio massaggiare le mani per riattivare la circolazione perché si stanno congelando e la nausea mi stringe lo stomaco, ho la sensazione che si debba liberare
da qualche sostanza estranea e nociva. Il pendio a volte è così ripido che anche i cavalli stentano a proseguire. Sembra essere entrati in un altro mondo: la vegetazione
                                                                                verdeggiante è scomparsa bruscamente e mi ritrovo in un paesaggio arido e cosparso di enormi sassi. Il panorama diventa incredibilmente sempre più affascinante e a
quell'altezza letteralmente il respiro. Intorno a me in ogni direzione si innalzano le montagne delle Ande. Attraversare a cavallo questi misteriosi paesaggi di spettacolare
                                                                                bellezza è un’avventura fantastica......

                                                                               Qochamoco si trova a 5000 metri di altezza mimetizzato nella puna e nascosto dalla nebbia e dal vento. Quasi ogni giorno a metà mattina arriva la nebbia e con essa spesso
                                                                il gelo o la neve. Questo clima singolare è dovuto alla vicinanza della giungla amazzonica che fa salire l’umidità verso le Ande. Qui si parla l’antico dialetto quechua e
                                                                    nel villaggio vivono circa 90 persone legate tra loro da una parentela molto stretta; per ripararsi dal freddo non è raro che due famiglie vivano insieme in una decina di metri
                                                                  quadri. La gente di Qochamoco parla l’antico dialetto quechua e nonostante la loro buona volontà non riescono a capire cosa spinge una persona sana di mente ad attraversare
                                un emisfero per raggiungere il loro minuscolo villaggio. Non immaginano che lo stile di vita che conducono possiede qualcosa di ricco e prezioso che un occidentale vorrebbe
                                                                              tanto recuperare per sè stesso. Le patate sono l’alimento base dei Qeros assieme alle foglie di coca. Dopo aver fatto congelare le patate all'aperto per alcune notti, le raccolgono
                                                                              e le suddividono a seconda della grandezza. Vengono poi immerse in una pozza d'acqua per 15 giorni e poi pigiate con i piedi fino a quando non hanno eliminato tutta l'acqua.
                                                                             Alla fine, dopo essere state disidratate, vengono fatte essiccare al sole per due settimane......

            Anche oggi il freddo ha fatto le sue vittime. La mamma di Juan è a letto con la febbre, probabilmente polmonite. Carmena la curandera più potente di Qochamoco la cura con
                                                                   una medicina chiamata paco e con l’urina. Dopo aver riscaldato alcune pietre ordina di metterle in una ciotola colma di urina il cui vapore viene propagato ai piedi del malato
                                                                   con attività benefiche per alcune malattie dei polmoni......

                                                                              Marcelo e Manuel attraverso la lettura delle foglie di coca hanno il compito di interrogare le divinità della montagna sulla sorte del villaggio. Un’usanza che scandisce e
                                                             condiziona gli eventi più significativi di Qochamoco: il destino di ognuno. Le foglie possono cadere dalla parte verde o grigia, possono sovrapporsi o volare lontano. Da ognuna
                                                                 di queste combinazioni sono in grado di predire il clima o l’esito del raccolto, la fortuna, la salute, gli amori e la morte.Sono venuto da loro per avere informazioni sul mio viaggio
                                                                           di ritorno. Il responso è chiaro: il viaggio mi andrà bene solo se prima di partire sarà sacrificato un alpaca......