Appunti del viaggio
ETIOPIA

Donna di Arbore

Donna di Arbore

Etiopia

LA VALLE DELL'OMO (I Mursi - Etiopia)

                                                             
                                                                Il viaggio si svolge con un 4x4 nel sud dell'Etiopia, dalla regione dei grandi laghi dove inizia la Rift Valley, fino al lago Rodolfo, toccando diverse e singolari etnie.
                                                        Mi avvicino alla valle dell'Omo, poco alla volta. La prima popolazione che incontro e' quella deiBororo, il gruppo etnico piu' numeroso. Erano contadini sedentari che
                                                       divennero pastori solo dopo la migrazione verso l'altipiano. Poi entro nella regione Gamo Gofa, l'ultima regione che piu' reca il segno dell'uomo. Arba Minch, e' l'ultima
                                                       cittadina degna di nota,poi piu' a sud c'e' la savana, ci sono i selvaggi. Persino gli abitanti di qui si meravigliano che qualcuno voglia andare a vederli. Sbuco in una pianura
                                                       arida e polverosa dove colonne di termitai si susseguono a centinaia e dove la poca ombra e' offerta dalle acacieombrellifere. Qui vivono gli Xamai, un'etnia di poche centinaia
                                                       di individui. Una bella donna mi viene incontro. E' una donna sposata, perche' si e' cucita sotto la gonna un bastone che gli striscia in terra in modo da lasciare la traccia del
                                                       proprio passaggio, questa tradizione serve per non sfuggire ai loro mariti. Da sud spira un vento caldo e soffocante ed intanto la sera cala veloce. Il giorno successivo quando
                                                      attraverso Arbore il sole e' un lanciafiamme. In una zona selvaggia lontana da tutto, circondata da paludi e savanedesertiche, vivono gli Hamer, pastori nomadi dalle tradizioni
                                                      complesse e radicate. Con essi e' sempre difficile il primo contatto. Le donne portano acconciature che sono sculture raffinate e aggrovigliate di treccine,
                                                      indossano pelli di capra, adornate con conchiglie usate un tempo come denaro. E gli uomini non sono da meno. Alcuni si modellano in testa crocchie e cercine d'argilla,
                                                      sormontate da penne di struzzo. Sono gli emblemi del coraggio. Il guerriero ha diritto di fregiarsi dopo un atto eroico che lo ha reso degno di questoprivilegio. Mi sono svegliato 
                                                      molto presto per il viaggio piu' lungo e faticoso. E' mia intenzione raggiungere l'altopiano che sovrasta la conca del Mago Park, abitata dai Mursi, l'etnia piu' isolata della valle
                                                      dell'Omo. Gia' di primo mattino fa molto caldo, la malaria qui e' padrona assoluta, alla partenza ho imbarcato uno sciame di mosche tze tze che mi ha tormentato tutto il tragitto.
                                                      Viaggio difficile: la pista e' uno slalom continuo, alto e' il rischio di impantanamento e la vegetazione divora di continuo il sentiero.Dopo ore di trekking ecco apparire i primi Mursi,
                                                      completamente nudi che fanno la strada inversa. Poco dopo sono al villaggio di Machi. I Mursi o meglio le Mursi , sono famose a loro insaputa per il piattello labiale. Un'orrenda
                                                      tradizione vuole che le donne siano rese mostruose. Ma perche' se lo mettono? Una teoria dice che piu' grande e' il piatto, maggiore e' l'attrazione sessuale che la ragazza esercita
                                                      e quindi maggiore e' la dote che la famiglia del fidanzato e' disposta a pagare per averla. Di loro non esiste una storia scritta ma la storia si perde nel labile tempo di una generazione,
                                                     un tempo a noi precluso dove la vita sembra fermarsi con il finire del giorno.


Pagina precedente
Ritorna ai Titoli Click here
Exploring World