Tau't
Batu durante la caccia dei pipistrelli nella grotta (Palawan)
Banchetto
con i pipistrelli
Cave
taut't batu hunting bats (Palawan)
Serpente
nel villaggio Tau't Batu
PALAWAN
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IL POPOLO DELLE GROTTE (I Tau't Batu - Filippine - Palawan)
Ho
preparato
accuratamente gli zaini con un nodo alla gola anche se Lena mi ha dato
la
giusta motivazione per partire. Il viaggio di avvicinamento a questo
piccolo
popolo delle grotte è cominciato
di mattino molto presto
ed
ora sto procedendo
verso sud con una corriera mal ridotta e stracolma di persone. Per
sapere chi
sono i Tau’t Batu e dove vivono bisogna spingersi
nell’estremo sud
dell’isola di Palawan e compiere un difficile percorso
tra
le
montagne
dell’interno. Il
trekking
inizia a Ratsan: dopo aver reclutato sette portatori
inizio a percorrere la prima parte del sentiero che
spero mi
porterà, dopo
alcuni giorni, in contatto con quello sparuto gruppo di
persone .........
Cammino più per inerzia che per convinzione
quando, sotto i raggi rossicci del tramonto in una parte rocciosa della
foresta
mi trovo inaspettatamente davanti a un un’ampia
cavità triangolare della
roccia. Una grande grotta dove ai margini ci sono alcuni
Tau’t Batu; uno
accende il fuoco ed un altro cerca lumache per un rapido spuntino.
Aiuto loro
nella raccolta e passo una buona mezz’ora
immobile in
contemplazione, quasi
commosso. Sono contento che le mie ricerche siano andate a buon fine.
l’aria reca un
profumo diverso, come se il terreno sprigionasse tutte le
essenze
assorbite
durante il giorno. Subito dopo il tramonto è il momento
ideale per cacciare i
pipistrelli che escono dalla grotta.
Dòrmen si
allontana qualche
istante poi ritorna con
una lunga canna di bambù e una grande foglia secca simile a
quella di una
palma ............
Col sopraggiungere della notte si
inizia la caccia che
avviene nella totale oscurità, in un silenzio quasi tombale,
rotto solo dai
sibili acuti e sottili dei pipistrelli e dal vibrare
dell’akat. Dòrmen,
all’ingresso
della grotta si occupa degli uccelli che entrano
per dormire
mentre suo fratello Gòren, agitando la canna di
bambù cerca di catturare i
pipistrelli che escono per la notte. All’improvviso avverto
un
rumore più
secco, come una sorta di schiaffo nell’aria: un pipistrello
è stato colpito in
volo rimanendo impigliato con le membrane alari tra le spine. Faccio
luce con
la torcia elettrica; vedo le
membrane alari enormi con una faccia
mostruosa,
escrescenze ripugnanti e orecchie straordinariamente sviluppate per
captare le
riflessioni degli ultrasuoni. Subito dopo con una lieve pressione delle
dita
alla nuca si uccide malcapitato ...............
Private delle
ali le prede vengono messe direttamente sul fuoco; la peluria bruciando
emana
un odore nauseabondo. Inutilmente tento di
dissuaderli dall’invito a
cena che mi hanno proposto ma ho
paura di offenderli. Cerco di
convincermi che
tra un pipistrello e qualsiasi altro volatile non
c’è troppa differenza ma la
forma del pipistrello, benchè cotto, rimane macabra con i
denti aguzzi e
bianchi
sporgenti da una piccola bocca carbonizzata. Mi faccio coraggio
e
partecipo all’inconsueto banchetto ........